Trofeo Laigueglia 2019, Cassani: “Le Continental possono arricchire il movimento. Per vincere il Mondiale protagonisti al Nord”
Il debutto del calendario italiano con il Trofeo Laigueglia 2019 in programma oggi ha fornito a Davide Cassani l’occasione per fare il punto sullo stato di salute del movimento azzurro. Il coordinatore delle Nazionali e commissario tecnico azzurro, che nella scorsa stagione ha ottenuto la prima medaglia conquistando il titolo europeo con Matteo Trentin a Glasgow, conferma la necessità di vedere le squadre Continental misurarsi con quelle di categoria superiore. Nella prova ligure in programma oggi saranno ben sette quelle al via, una decisione accolta favorevolmente dall’ex commentatore televisivo.
“Sono anni che lo diciamo – sottolinea alla Gazzetta dello Sport – in Italia abbiamo bisogno anche di più squadre Continental, sono quelle che possono arricchire il movimento. Una Continental può fare un programma più vasto rispetto alla semplice attività italiana […] La possibilità di avere un più frequente confronto con i rivali di livello è anche il motivo che ci ha portato a schierare la Nazionale alle corse di club, quando è possibile. Per la gara è un vantaggio, e così i giovani under 23 e non solo possono partecipare a competizioni di livello. Confrontarsi con il meglio aiuta a crescere. Sarebbe bello avere una squadra World Tour italiana, è importante tutelare di più le nostre Professional, ma ‘sotto’ tutto questo abbiamo fatto passi avanti”.
Cassani suggerisce poi di prendere da esempio quanto fanno alcune formazioni straniere, legando i team di terza fascia alle World Tour per fungere da vivaio: “La trovo un’ottima scelta. All’estero lo fanno. Penso alla Groupama-FDJ in Francia, alla Lotto Soudal in Belgio e alla Movistar in Spagna. Sono esempi da seguire”. Nell’occasione il cittì ha tracciato anche un primo bilancio dei corridori italiani dopo un mese dal via della stagione: “Siamo partiti bene, con uomini affermati e giovani. Viviani, Ganna, Trentin, Bonifazio. Il primo vero banco di prova sarà però rappresentato dalle grandi classiche del Nord. Se vogliamo vincere il Mondiale, è lì che dobbiamo ritornare a essere protagonisti”.
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